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marzo 2019 – Intervista ai Fiori
Chi sono i Fiori?
I Fiori sono una rock band di Torino, formata da tre amici. Giuseppe Azzariti, già batterista di Titor, Luca Pisu, già bassista dei Fratelli di Soledad, e Sandro Serra, già chitarrista anch’esso di Titor.
Che genere suonano i Fiori?
Rock. Di estrazione postpunk. In italiano. A metà strada tra Minneapolis e Washington DC.
Quali sono le sonorità che influenzano le canzoni dei Fiori?
La chitarra è distorta, il basso è piuttosto in evidenza e la batteria è solida e sfacciata. Le canzoni si presentano in forma piuttosto tradizionale. Ci sono i ritornelli, le strofe, le introduzioni e le code. Non ci sono gli assoli.
Perché suonano i Fiori?
E’ prima di tutto un’esigenza viscerale. La passione per suonare, comporre e incidere ci attanaglia, e così la sfoghiamo. Ci interessa soffermarci su una comunicazione diretta, non troppo edulcorata dal pensiero di produrre denaro. Per questo ci lasciamo andare alle sonorità che ci aggradano di più, senza fare troppo i conti con il trand musicale del momento. Ci piace osservare l’evoluzione musicale odierna da dietro il vetro del postpunk di vecchia data, ci piace sentirci protetti dietro al modo in cui suoniamo e in cui pensiamo.
Perché il concerto dei Fiori dovrebbe essere bello?
Beh, perché ti piacciono i brani potrebbe essere un buon motivo. E poi, forse, potrebbe coinvolgerti l’attitudine schietta che i Fiori trasmettono dal palco. Il loro modo di esibirsi è spontaneo e intimo, la carica energetica tipica di un live Rock viene trasmessa attraverso gesti nudi e reali. Fare un concerto può diventare un momento in cui mostrare qualcosa di molto intimo e personale, e i Fiori provano a fare questo.
I Fiori hanno pubblicato un disco?
Si, si intitola “L’Eleganza”. Undici tracce, disponibile su tutte le piattaforme digitali, e in formato cd, a partire dal 6 Aprile 2019. Il disco è prodotto da FPM, Fiori Produzioni Musicali, in collaborazione con Scatti Vorticosi Records, un’etichetta DIY attiva dal 2003, e da Spazio 211, una realtà torinese che ci fa sentire a casa, il luogo dove ci piace esibirci, ma anche il luogo dove abbiamo registrato l’album con Dario Colombo.